UN CAFFE CON… STEFANO SPIGA

24/04/2023

Il presidente della rivelazione Kung fu Pandev ai nostri microfoni. Un estratto delle sue parole <Seconda Fase più difficile? Verosimilmente l’abbiamo trovata più semplice, sarà perché avevamo già trovato l’amalgama giusta>. <Come si vince il Champions? Bisogna alzare il livello, dal canto nostro non ci tireremo indietro e proveremo a farci trovare pronti!>

Fa ritorno l’appuntamento con “Un caffè con…” e quest’oggi ci concentriamo sulla FUT5AL Champions Cup. Il nostro ospite odierno è il patron Stefano Spiga che in questa stagione si è presentato in AT League con la sua squadra: il Kung fu Pandev!

 

Ciao Stefano buongiorno. Raccontaci del Kung fu Pandev. Da dove nasce l’idea della squadra ma soprattutto ti chiedo da dove nasce l’idea del nome!

Ciao Giacomo, l'idea della squadra è nata quasi all'ultimo (circa una settimana prima della chiusura delle iscrizioni) perché molti di noi volevano mettersi in gioco e partecipare.

Per quanto riguarda il nome della squadra, l'ideatore è il nostro portierone Fenu: abbiamo cercato il primo nome che ci faceva ridere e l'abbiamo scelto senza esitare; io mi sono limitato a tramutarlo in logo.

 

Squadra di ragazzi giovani ma che sanno il fatto loro. Alcuni di voi avevano già partecipato ai campionati AT League. Penso a Fenu che già si era ben comportato, a Basoccu ed Usala. Cosa non è andato per il verso giusto, se qualcosa non è andato sia chiaro, durante la prima parte di campionato?

Sì, qualcuno di noi aveva già partecipato ai campionati AT league, ma è anche vero che, per la maggior parte di noi, è la prima volta.

La prima parte del campionato non è andata nel migliore dei modi, in quanto non avevamo ancora trovato la giusta amalgama tra noi, dal momento che, con certi compagni, abbiamo iniziato a giocare assieme per la prima volta proprio nei mesi scorsi, ma malgrado questo, ce la siamo sempre giocata al meglio delle nostre possibilità.

La maggior parte delle partite che abbiamo perso, poi, son state giocate bene, ma siamo stati, in molti casi, sfortunati su alcuni episodi che purtroppo, e spesso, fanno la differenza sul punteggio finale.

 

Ricordo che tra Dicembre e Gennaio avete passato un momentaccio con quattro ko consecutivi. Come si esce da certe situazioni, in questo caso chiamiamola mini crisi?

Durante quel periodo, non abbiamo raccolto molto, in quanto eravamo "appanettonati" (ride, ndr)

Smaltiti i panettoni e vedendo la classifica, abbiamo deciso di riprendere le redini della situazione in mano e ci siamo rimessi in sesto, raccogliendo, in seguito, i frutti di quello che magari avremo meritato di cogliere prima.

 

Il Girone della II Fase credo sia decisamente più complicato rispetto al raggruppamento 2 eppure siete lì in vetta e con una gara in meno. Cosa è successo? È scoccata una scintilla? E se sì quando?

Parlando sinceramente, la seconda fase del campionato l'abbiamo trovata più semplice, rispetto a quella iniziale; sarà stato complice il fatto di aver trovato le misure tra noi e il fatto che non eravamo soddisfatti di quanto avevamo raccolto nel cammino precedente, così l'abbiamo presa come sfida verso noi stessi, prima che con tutti gli altri.

Infine, non penso sia scattata alcuna scintilla: abbiamo, semplicemente, deciso di affrontare tutte le gare con più testa e concentrazione, con più grinta e più intensità nel gioco; e malgrado fossimo quasi sempre contati, si può dire che abbiamo giocato a cuor leggero, ma con cattiveria.

 

Al netto del ko contro la New Team che alla lunga potrebbe anche costarvi il primo posto nel Girone, qual è stato il vostro segreto nella seconda parte del campionato?

Purtroppo, l'ultima partita è iniziata col piede storto, dato che abbiamo iniziato a giocare con un uomo in meno. Ma malgrado fossimo 5 contati, siamo riusciti a farci valere e a recuperare quei 5 gol di scarto. Nonostante poi, questo primo KO nella seconda fase del torneo, siamo fiduciosi di concludere questa fase nel migliore dei modi.

 

Abbiamo notato che nelle ultime settimane al netto dei buonissimi risultati, siete arrivati un po’ col fiato corto nel senso numerico e non fisico. Pensi di fare qualche investimento sul mercato prima della chiusura di questo?

Spesso ci siamo trovati a dover affrontare delle sfide importanti contati e col fiato corto, anche se possiamo contare su una rosa abbastanza ampia.

Ad ogni modo, per il momento, non siamo intenzionati ad arruolare nessun altro; piuttosto, cercheremo di impegnarci con le presenze per tutte le prossime sfide che ci attendono.

 

Stefano nella Seconda Fase avete sorpreso, ora arriva il bello e il difficile, ci credete di arrivare sino in fondo?

Penso che per noi saranno partite normali come tutte le altre: scenderemo in campo con la cattiveria e la lucidità che ci è mancata nelle gare che hanno dato un esito negativo, poi sarà il campo stesso a dire chi dovrà arrivare fino in fondo e chi no. Noi, di certo, non ci tireremo indietro.

 

Concludiamo così. Cosa chiedi ai tuoi ragazzi da ora in avanti? Cosa serve per vincere il Champions Cup?

Ai miei ragazzi chiedo di focalizzarci di partita in partita, di restare coesi, ma soprattutto, di divertirci come stiamo facendo.

Per vincere il Champions Cup,  penso che basti alzare un minimo il livello.

Ci faremo trovare pronti!

 

Grazie per essere stato in nostra compagnia e averci regalato qualche minuto Stefano! Buon campionato!