Le Camelie - Colo Colo 6 - 2

04/06/2019

Baldini e compagni siedono sullo scranno più alto, la FUT5AL Cup Serie B è a tinte verdi

IL PRE PARTITA
Non è, non può essere una partita come le altre e non perché sia una Finale ma anche perché il Colo Colo nei tre precedenti contro Le Camelie ha preso solo briciole e cenere. La formazione di Baldini non è riuscita a conquistare il triplete colpa del Karalis Eventi che l’ha eliminata in Semifinale, e allora mister Rossi sa come si fa a battere la formazione scudettata in Serie B (è infatti presidente pure della formazione del Karalis) e chiede ai suoi una prova d'orgoglio ma deve fare a meno del suo uomo simbolo: Stefano Puddu. Tra le fila de Le Camelie le assenze di Angioni, Fadda, i due Mura e Calabrò non fanno notizia non fosse altro che i cinque durante il torneo non si sono praticamente mai visti, patron Baldini sente la pesantezza del match tanto che sia pure in stampelle indossa la maglietta a bordo campo quasi volesse giocare, rischia di sentirsi anche l’assenza di Pirino.

LA CRONACA
Le Camelie entrano sul terreno di gioco con il giusto piglio per affrontare la finale e al 3' si portano al comando: Serra vede l'inserimento di Jacomin che con gran freddezza mette a sedere Meloni depositando a porta sguarnita. Il raddoppio porta ancora la firma di Jacomin con una staffilata dalla media distanza. Il Colo Colo non riesce a reagire e al 12' Le Camelie siglano il 3-0: Melis vede una falla nella barriera avversaria e con un colpo da biliardo supera Meloni. Il Colo Colo prova a farsi vedere dalle parti di Callai con Cipriani ma l'estremo difensore dimostra perché il titolo di miglior portiere è di sua proprietà alzando in angolo con un volo plastico la conclusione dell'attaccante avversario. Al 14' il capolavoro su punizione di Jacomin degna del miglior Falcao; palla morbida e sfera nel sette sotto gli occhi increduli di compagni e avversari. Al 18' Cipriani serve con un'ottima intuizione Ligas che dal limite sinistro dell'area di rigore batte Callai. Il fantasma di un probabile inizio di rimonta viene cacciato via da Spanu, bravo ad inserirsi nei varchi lasciati dalla difesa del Colo Colo. Al 24' Le Camelie mettono in ghiacciaia la finale: Jacomin veste i panni dell'assist man servendo un cioccolatino a Spanu che ringrazia insaccando alle spalle di Meloni. La ripresa vede il Colo Colo giocarsi il tutto e per tutto, cercando di riaprire la finale. Ci prova Mereu ma Callai non è dello stesso avviso e sventa la minaccia. Cipriani chiama alla risposta Callai e ancora una volta l'estremo difensore risponde presente. Al 32' Callai respinge ma non trattiene la botta di Cipriani, palla vagante  sulla quale si avventa Ligas che non sbaglia. Il Colo Colo si gioca la carta del portiere di movimento non riuscendo tuttavia a creare grossi affanni alla retroguardia Camelie. Il finale è macchiato da un eccesso di nervosismo, evitabile, ma l'agonismo della finale ha certamente contribuito a scaldare troppo gli animi. Il triplice fischio del duo arbitrale Cabras - Noli mette fine alla contesa; Le Camelie si laureano campioni della serie B di Fut5al Champions Cup.

IL POST PARTITA
Match mai in discussione. Sin dai primi minuti Le Camelie hanno cercato, riuscendoci, a dare la loro impronta alla partita. La formazione di Baldini questa Finale non l’ha vinta ma l’ha stravinta, in maniera meritata. Il Colo Colo ha sentito la mancanza di un uomo come Puddu a centrocampo e l’assenza si sapeva che si sarebbe sentita, Mereu, l’uomo che doveva non far sentire l’assenza del fantasista arancione, ha deluso le aspettative. La formazione di Rossi già sotto di parecchi gol a fine primo tempo si è spaccata in due quando ha deciso di giocare senza un vero riferimento a centrocampo con due uomini in difesa ossia Rossi e Paderi, e due in avanti ossia Cipriani e Ligas; la mossa della disperazione con Rossi uomo in più in campo nel finale è servita a ben poco e va detto che con Le Camelie che nella ripresa sono parse con le gomme a terra, la formazione ospite avrebbe potuto osare ben più di quanto non ha fatto. I campioni tornano a casa con un bel bottino di buffet dello Smell Brasil, di selfie tra campo, ristorante e chi più ne ha più ne metta e un bel quartetto di coppe: 1° posto Serie B, 1° posto assoluto, miglior squadra e miglior portiere che rende quanto meno un po’ meno amara l’assenza della Supercoppa.

IL TABELLINO
LE CAMELIE:
Callai 7, Lai 6, Serra 7, Jakomin 9, Mascia 6,5, Melis 7, Jimenez 6,5, Spanu 7
COLO COLO: Meloni 7, Mereu 5,5, Paderi 6, Mascia 6,5, Ligas 6, Cipriani 6, Rossi 6
ARBITRI: Cabras – Noli
MARCATORI: 3', 5' e 13' Jakomin (L), 12' e 31' Melis (L), 18' Ligas (C), 22' e 24' Spanu (L).
AMMONITI: 13' Meloni (C), 23' Mascia (C), 43' Spanu (L), 43' Melis (L).            
ESPULSI: 43' Mascia (C), 43' Cipriani (C), 43' Mascia (L), 43' Lai (L).
MIGLIOR GIOCATORE: Jakomin (L)
MIGLIOR PORTIERE: Meloni (C)

LE PAGELLE – LE CAMELIE
CESARE JAKOMIN VOTO 9.
Ma che prestazione ha fatto ? Tantissima roba Cesare questa sera. Magari sentiva il peso della Finale, magari stava aspettando proprio questa sera per sbocciare come un fiore in Primavera. E la sua esplosione è stata lava vulcanica per il Colo Colo. Erosivo.
YURI CALLAI VOTO 7. Il suo primo tempo è un anticipazione del post partita passato a bere e mangiare, sostanzialmente non fa nulla. Si deve disimpegnare in qualche circostanze nella ripresa, a Camelie stanche. Ripara tutto.
PALMERIO MELIS VOTO 7.
Lo avevamo individuato come l’uomo che poteva cambiare la partita. Non l’avrà cambiata granchè ma gli ha dato un senso. Ogni qualvolta prende palla mette nervosismo gli avversari che non sanno proprio come rubargliela. Dado di Kubrick.
FABIO SERRA VOTO 7.
Una scheggia sulla corsia destra. Magari non sarà uno di quelli che in questa stagione ha lasciato il segno con l’inchiostro indelebile ma quando c’è stato da mettere gli attributi lui non si è tirato indietro. Prestazione gagliarda. Speedy gonzalez.
SILVANO SPANU VOTO 7.
E te pareva che non doveva metterci lo zampino, simpaticamente parlando, ovviamente. La torta de Le Camelie nel primo tempo è già una perfezione ma su una scala da 0 a 10 meriterebbe un 9, lui non è altro che la ciliegina. Stella di Natale.
ISMAEL PABLO JIMENEZ VOTO 6,5.
La parsimonia è uno degli aggettivi che più gli si addice, non punge spesso, non punta spesso, fa il suo e lo fa in maniera corretta per dirla alla Luciano Spalletti. Quando la squadra cede fisicamente, lui tira un po’ tutti per le orecchie. Bacchetta.
MATTHEW MASCIA VOTO 6,5. La sua prestazione sarebbe stata anche da 7, quasi da 7,5, ha dimostrato ancora una volta come stia attraversando un discreto periodo. Durante la parte finale del match, “quella” parte finale, si scatena un po’ troppo. Furia cavallo del west.
MICHAEL LAI VOTO 6.
Gettato nella mischia nel finale, vuole regalarsi un emozione e con emozione non intendiamo proprio una randellata sulla rete di recinzione dopo un contrasto con un avversario, ma un gol. Non arriva, ma va bene lo stesso. È qui la festa.

LE PAGELLE – COLO COLO
CHRISTIAN MELONI VOTO 7.
Il titolo di miglior portiere in campo stasera se lo prende lui e non perché Yuri abbia fatto male ma per il semplice fatto che senza Christian oggi il Colo Colo probabilmente avrebbe preso una solenne imbarcata. Anfora di salvataggio.
CHRISTIAN MASCIA VOTO 6,5.
Dovrebbero fare un film su di lui “salvate il soldato Christian”. Nemmeno il tempo di entrare in campo che i compagni già gli urlano contro di tutti, eppure noi ce lo ricordiamo un suo bel salvataggio a porta vuota. Fa il suo e lo fa benino. Fumo e arrosto.
GIANLUCA CIPRIANI VOTO 6.
Vederlo palla al piede è una bella roba, riesce spesso a nasconderla agli avversari ma c’è un problema: difficilmente trova il compagno disposto ad aiutarlo e così le sue buone iniziative rimangono fini a sé stesse. Gli rimarrà il bel ricordo degli 81 gol. Amaro lucano.
ENRICO LIGAS VOTO 6.
Le sue conclusioni non possono lasciare indifferenti, a partita ancora su binari di un minimo equilibrio rischia di far seriamente male alla retroguardia avversaria con un bolide d’altri tempi. Ricorda un po’ l’Adriano dei vecchi tempi. Imperatore.
ALESSANDRO PADERI VOTO 6.
Ha qualche difficoltà a stare in campo e tenere l’equilibro forse per colpa di un colpetto ricevuto a metà primo tempo, riesce comunque a strappare la sufficienza in quanto là dietro prova a salvare il salvabile. Duro a morire.
ALESSIO ROSSI VOTO 6.
Anche a lui una sufficienza un po’ come quella data a Paderi. Rossi si piazza dietro, qualche buon lancio lo fa vedere, e anche qualche alzata di occhi come a dire “ma chi me l’ha fatto fare a mettermelo in squadra” contro qualche compagno. Innaffiato.
LUCA MEREU VOTO 5,5. Tanta corsa, ma da lui ci aspettavamo qualcosa in più. Spesso non si intende coi compagni di squadra e quel pallone bucato sul parziale di 6 a 2, che poteva riaprire il match, pesa come un macigno. Ha sbagliato la gara che non doveva sbagliare. Tristezza.

Cronaca a cura di Francesca Farris
Pre partita, post partita e pagelle a cura di Giacomo Luigi Uccheddu

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