MACLA MADRINK – NO CAP: 3 – 4

15/03/2024

Punti pesanti per il No Cap: è matematicamente una delle teste di serie nella manifestazione Elitè Open. Il Macla è di nuovo ultimo e ora serve un miracolo contro gli Is Papponisi (potrebbe non bastare)

IL COMMENTO HIGHLIGHTS

 

 

 

IL TABELLINO

MACLA MADRINK: Lecca 5,5, Melis 5,5, Meloni 7, Passerini 5,5, Piseddu 5, Marchi 6, Piroddi 5

NO CAP: D’Alberto 6, Curreli 6-, Mercenaro 6, Renieri 6, Massidda 7-, Anedda 7,5, Deidda 8, Gallino 6,5

ARBITRO: Noli

MARCATORI: Gallino (N), Marchi (M), Anedda (N), Deidda (N), Meloni (M), Deidda (N), Meloni (M)

AMMONITI: -

ESPULSI: -

MIGLIOR GIOCATORE: Deidda (N)

MIGLIOR PORTIERE: D’Alberto (N)

 

 

 

 

LE PAGELLE – MACLA MADRINK

MELONI voto 7. In difesa continua a fare qualche errore, grave peraltro, poi però oggi si è scoperto un’altra roba: implacabile dal dischetto e la rete del temporaneo 3-3 è veramente bellissima. Ma siamo sicuri che non gli sia stato sbagliato il ruolo? QUESTA E’ SPARTAAAA

MARCHI voto 6. Sempre detto e scritto che in fase di non possesso ha delle lacune, ma da qui a lasciar tirare comodamente gli avversari ne passa… si può far meglio! Il gol tuttavia lo segna sempre e così si porta sempre a casa la sufficienza. Il problema è per ora non basta. TROPPO MOLLE

LECCA voto 5,5. Dopo un paio di buoni interventi nella prima frazione, nella ripresa al pronti via fa amaramente capire di esser anche lui un essere umano. NO, NON E’ UN CYBORG

 

 

 

LE PAGELLE – NO CAP

DEIDDA voto 8. I numeri dieci di solito hanno colpi da maestro, colpi per cui vale la pena indossare quel numero di maglia e anche lui è così. mamma mia se quella punizione nella ripresa fosse entrata! MUSICA MAESTRO

ANEDDA voto 7,5. Mantiene un andamento costante tra primo e secondo tempo ed è lui a propiziare l’errore di Lecca che poi porta al vantaggio degli ospiti. IL BUON PIERO

MASSIDDA voto 7-. Si può fare sicuramente meglio nella fase di non possesso palla, al contempo quando questa ce l’ha sui piedi ha un mix tra gli argentini e i brasiliani: la corsa dei primi, la qualità dei secondi. BELLA STORIA