BORUSSIA CAGLIARI 3 – QUARTU UNITED 5

07/06/2023

Il Borussia si sveglia tardi e il rigore sbagliato da Camba nel primo tempo pesa come un macigno. Quartu campione al primo tentativo

IL COMMENTO HIGHLIGHTS

 

IL TABELLINO

BORUSSIA CA: Camba E.; Camba L.; Cao; Cruz; Deiana; Pisano; Rocca; Scarano; Simoni; Vincis A.; Vincis F.; Zamboni

QUARTU UNITED: Carta M.; Carta R.; Cogoni; Denotti; Mboup; Melis; Ollano; Pinna; D. Sitzia; G. Sitzia; M. Sitzia; Spissu

ARBITRO: Gandini – Melis        

MARCATORI: 5’ Carta (Q); 16’ Spissu (Q); 23’-44’ Sitzia M. (Q); 35’ G. Sitzia (Q); 39’ rig.-48’ L. Camba (B); 40’ Pisano (B)

AMMONITI: Cruz (B); Carta R. e Sitzia D. (Q)

ESPULSI: -

BEST PLAYER: M. Sitzia (Q)

BEST GOALKEEPER: Ollano (Q)

 

PAGELLE – BORUSSIA CA

ROCCA VOTO 7+. Centrocampista cresciuto esponenzialmente nel corso del tempo. Gli avversari lo vedono così come tutti gli addetti ai lavori. Giocatore totale che ha trovato la propria collocazione nella parte bassa del campo, quella dove c’è da lottare col coltello tra i denti per afferrare i palloni più difficili e lui in questo periodo si è dimostrato giocatore abile appunto col coltello tra i denti. Unico neo? Se così lo vogliamo chiamare. Va troppo poco al tiro ma non è che si possa pretendere la luna. PROMOSSO.

DEIANA VOTO 6,5. Offre fosforo alla mediana e con le sue mine dalla distanza (su una di queste chiede un calcio di rigore che rivisto al VAR non viene accordato) mette i brividi alla squadra avversaria, su un’altra delle sue Ollano fa una parata straordinaria, quella che senza andar troppo lontani decide anche la lotta al titolo di miglior portiere di tutto il campionato. SODIO.

CAMBA L. VOTO 5,5. Arrivato a questo evento che più cotto non si può. Ha guidato la squadra a lungo, soprattutto nella Fase Finale del FUT5AL Champions Cup e per carità gli spunti molto interessanti li ha dati anche oggi: ha infatti fatto impazzire a lungo la difesa avversaria ma si è divorato due occasioni che ai posteri visto il risultato finale avrebbero potuto portare il Borussia CA sino ai calci di rigore: parliamo ovviamente del penalty fallito ma anche dell’occasione divorata a inizio ripresa quando oramai da battere era rimasto soltanto Ollano. Gli servirebbe un po’ come Goku e Vegeta una camera rigenerante. ESAUSTO.

 

PAGELLE – QUARTU UNITED

M. SITZIA VOTO 9. Un altro che (e a fine gara glielo abbiamo detto personalmente) sta giocando col fuoco lato fisico. Si porta dietro un problema al ginocchio e con una stagione sportiva ben più importante, col dovuto rispetto per noi stessi, di AT League, oramai alle porte: quella del calcio a 11 FIGC. Eppure figurati se dopo aver saltato Roma poteva saltare questo appuntamento. Fascia al ginocchio e si dà tutto in campo. Sfrutta le incertezze, oggi ampie ed evidenti del Borussia con una prestazione sontuosa condita da due reti di cui la prima bellissima con una coordinazione a dir poco magistrale. Esce dal campo quasi portato in braccio dai compagni di squadra, stremato. Non gli si può dir niente. Ha veramente stravinto questa partita. GALATTICO.

OLLANO VOTO 8,5. Scarano i suoi bei numeri li ha fatti anche stasera, non ce ne voglia il bravissimo portiere del Borussia chiamato (splendido gesto) a festeggiare con Francesco Serrau votato come miglior estremo nonché unico difensore del campionato, ma oggi Jonathan ha meritato maggiormente e i motivi sono molteplici, tra questi non il fatto di aver vinto la manifestazione perché poi questo è pur sempre un premio individuale. Jonathan tornava tra i pali dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo, lo ha tenuto fuori soprattutto dalla competizione Nazionale di Roma. Eppure si è elevato come se l’ultima gara giocata fosse stata 24 ore prima. Un volo clamoroso nel primo tempo, un altro, anzi due ancor più belli nel secondo. Jonathan è tornato e per gli attaccanti avversari (leggi Summer) mò son dolori. BENTORNATO PORTIERONE.

MELIS VOTO 8,5. Non poteva nel nostro speciale non trovare spazio il presidentissimo. Ha gestito la squadra alla grande sia pure rimanga l’amarezza per lo Scudetto sfumato e per l’avventura di Roma non andata poi così bene come si sarebbe sperato. Ma la squadra è pronta, la squadra è carica e gasata: il Summer Cup è alle porte. Dopo aver vinto ora bisogna confermarsi che è sempre la cosa più difficile. Ma quel che poi è importante è il gruppo: e quello del Quartu è solido più di prima a partire da colui che ha gettato le fondamenta, prima che questa squadra diventasse il grattacielo che è ora. ARCHITETTO.

MBOUP VOTO 8. Lo abbiamo paragonato a Lukaku aldilà che per la sua fisicità, esattamente per il suo modo di interpretare le partite: si piazza in avanti, fa da boa, e non lo sposti manco se affitti una gru. I compagni godono del suo giocare in questo modo perché possono arrivare dalla mediana e scaricare con violenza verso la porta. Su campo “piccolo” è vero non può scatenare la sua velocità, ma questo a lui evidentemente poco importa. BIG CARLOS.

SITZIA G. VOTO 7. Non sarà un titolarissimo del Quartu ma come direbbe patron Melis probabilmente nessuno in questa squadra ha il posto fisso, tutti sono amici di tutti e un po’ è questa la cosa bella della squadra stessa. Giuseppe partita dopo partita è sempre più convincente e dopo essersi fatto le “ossa” con i Fratelli Marteddu, ora è pronto a fare da martello pneumatico anche col Quartu, nel Summer Cup! TAMBURELLO.

SPISSU VOTO 7. Testa bassa, giocare e pedalare. Questo probabilmente il suo motto. Primi minuti della prima frazione di altissimo livello e il gol del 2-0 è una sassata terrificante sulla quale oggettivamente Scarano nulla può fare. SCOSSA ELETTRICA.

CARTA R. VOTO 7-. La sala da biliardo più vicina è probabilmente quella in zona viale Marconi, ma a Raffaele poco importa, lui evidentemente si crede di giocare con le stecche e su un tappetino verde tant’è che il gol del temporaneo 1-0 è sensazionalistico. Continua a dettare legge per tutta la partita anche se il fallaccio nel finale sul giocatore avversario, siamo onesti, meritava decisamente l’espulsione, un punticino rosso su una partita quasi perfetta. PALLA NUMERO 8.

 

 

Giacomo Uccheddu