UN CAFFE CON... ALESSANDRO MASSIDDA

12/12/2022

Il presidente del Capo Horn si dice fiducioso per questa stagione dopo un avvio decisamente opaco dei suoi. "La mia assenza per i ragazzi ha fatto la differenza, con me riescono a giocare con altre motivazioni". E poi ancora sulla super sfida contro La Provinciale: "Matteo è un amico, ma se li affronteremo al completo sarà una bella partita...!"

Quest’oggi il nostro ospite a “un caffè con…” è il presidente della squadra Capo Horn iscritta alla Champions Cup Week e detentrice del titolo. Alessandro Massidda!

 

Quest’uomo è anche uno dei maggiormente affezionati ai campionati AT League: il suo cammino ha inizio nel lontano 2014 con l’allora Weekend Cup alla guida del Livercool che dopo una Fase a Gironi piuttosto brillante esce al Primo Turno eliminatorio per mano dei Los Lobos; in Supercoppa la squadra si ferma contro l’Ottica 4 Eyes che si laureerà poi campione regionale.

 

Nel 2015 Massidda e i suoi compagni si prendono un anno di pausa anche perché la Weekend Cup conta poche gare al Sabato. Li rivedremo un anno più tardi nella nuova Seven Cup Week ma in questa manifestazione si registra una sorpresa: Massidda infatti abdica come presidente lasciando l’onere della firma a Davide Mazzoncini. L’allora AC Crazy Fashion Shop dopo un buon avvio riesce ad andare sino alle Semifinali dove verrà eliminato dagli Allegri Girarrosti che poi si prenderanno il titolo contro i New Home Design.

 

Il 2017 passa alla storia per l’ultimo cambio di nome a quello che è poi l’attuale: il Capo Horn! Cambia ancora il nome della competizione, grazie infatti alla partnership tra AT League e GFL, la Seven Cup Week si trasforma in Champions Cup Gazzetta Football League. Gli orange pagano lo scotto di un livello della competizione che è molto aumentata: questa fatica viene pagata con la qualificazione in Serie B. La compagine di Davide Mazzoncini continua a faticare e sia in Coppa che nella Fase Finale non riesce ad andare oltre il Primo Turno eliminatorio.

 

La collaborazione con la GLF viene immediatamente interrotta, dal 2018 si torna ai fasti del passato o quasi con la Week Champions Cup. E è un anno in qualche modo storico per la compagine di Davide Mazzoncini che si tinge di tricolore salvo poi però perdere e male la Supercoppa contro il Vetro Point Serramenti. Sarà proprio quest’ultima squadra ad eliminare il Capo Horn anche nelle Semifinali. Oltre allo Scudetto, per gli orange anche il titolo di miglior giocatore portato a casa da Giorgio Fidio.

 

Altro anno storico è il 2019: Alessandro Massidda infatti torna presidente. Ancora un cambio di nome per la competizione, tuttavia non se ne accorge quasi nessuno: la Week Champions Cup diventa semplicemente Champions Cup Week. Il Capo Horn stenta durante la Fase a Gironi non riuscendo a confermarsi tra le “big”; la squadra però è assoluta rivelazione durante l’ultima parte del campionato e riesce a qualificarsi per la Finalissima dove sarà però sconfitta da Antico Caffè del Borgo.

 

Ha inizio un periodo buio che dura ben due anni: nel 2020 i campionati vengono sospesi con il Capo Horn stazionante a metà classifica; un anno più tardi nemmeno cominciano.

 

Si riparte con l’annata che si conclude nel 2022: Alessandro Massidda è ancora assetato di titoli e questa sarà per lui una stagione trionfale con la doppietta costituita da Scudetto e Fase Finale. Non contenta, la formazione del Capo Horn riuscirà a portare a casa anche il titolo di miglior giocatore e capocannoniere con Marco Pusceddu.

 

 

Buongiorno caro Alessandro, allora il tuo Capo Horn partecipa ai campionati AT League dal lontano 2014 tenuta presente anche la parentesi Livercool. Eppure quest’anno sei andato vicinissimo a non iscrivere i campioni in carica. Lo hai fatto con una rosa profondamente rinnovata: c’è fiducia dopo un avvio non particolarmente positivo?

Assolutamente sì! Abbiamo avuto delle difficoltà iniziale ma debbo dire che anche con l’avvio del girone di ritorno i ragazzi si sono ricompattati per bene. Aggiungo che la sua grande importanza l’ha avuta il ritorno del “Don Canu”.

 

Quanto ha inciso lo zoccolo duro nella decisione di iscrivere ancora la squadra? Perché poi bomber Marco Pusceddu quest’anno c’è e non c’è, Alessandro Canu è arrivato solo dopo, rispetto allo scorso anno non hai nemmeno uno dei due portieri che avevi schierato; insomma la domanda è quanto uomini pesanti per lo spogliatoio come Riccardo Ferrari e Davide Fodri hanno inciso?

Hanno inciso eccome! Ma non dimenticherei Rodrigue Tchasse, anche lui ha avuto la sua bella parte quando si è deciso di confermare il Capo Horn.

 

Tu diciamo te la sei un po’ presa per il mancato “rinnovo” col Capo Horn di Alberto Mannazzu che era uno dei tuoi pupilli. Possiamo dire che la sua mancanza è stata quella che più di altre, con tutto il rispetto per altri giocatori sia ben chiaro, ti ha fatto vacillare sulla decisione finale se iscrivere o meno la squadra al campionato?

La perdita di Alberto è stata davvero molto pesante, così come quella di Alessandro (Canu, ndr) che per fortuna siamo riusciti ad avere nuovamente nella nostra rosa.

 

Siete ripartiti e lo avete fatto con una clamorosa sconfitta contro il Tiki Taka e con qualcuno dei tuoi che al campo già bisbigliava malinconicamente <quest’anno non ci qualifichiamo nemmeno per la Seconda Fase>. La domanda è Alessandro, quando senti che è scoccata la scintilla in questa stagione?

Senza volermi lodare credo che la scintilla sia scoccata il 12 Novembre quando abbiamo affrontato e battuto gli Stampini col punteggio di 4-0. Il mio ritorno in panchina credo che abbia dato quel qualcosa in più ai ragazzi sotto l’aspetto della fiducia in loro stessi. Certo è che non è semplice affrontare ogni partita con gravi assenze! Sabato scorso per esempio ero praticamente senza difesa!

 

Marco Pusceddu abbiamo detto quest’anno gioca pochissimo per via dei suoi impegni con la Ferrini Quartu; Alessandro Canu pur avendo già fatto gol pesanti è comunque appena rientrato; ti chiedo, quanto è importante per l’economia di questa squadra un Francesco Fidossi che lo scorso anno giocava poco e che quest’anno è l’assoluta rivelazione con 7 gol segnati?

Vi dirò che a me Francesco è sempre un ragazzo che calcisticamente parlando è piaciuto parecchio! Quest’anno ha cominciato bene e la cosa fa molto piacere anche a me perché si vede che il ragazzo ci tiene a fare bene in campo. È in un buon momento di forma e peraltro mi pare di vedere che si sia irrobustito; lo scorso anno l’ho sempre portato in panchina perché sapevo che anche in cinque minuti poteva fare qualcosa di importante.

 

Veniamo adesso un attimo al passato: nel 2018 la squadra viene gestita da Davide Mazzoncini e porta a casa il suo primo Scudetto. La domanda è: quanto lo senti tuo quel tricolore?

Quello Scudetto di fatto è mio anche se non c’era la firma come presidente. Purtroppo avevo anche altri impegni calcistici in quella stagione sportiva ma la squadra scendeva in campo sempre con le maglie concesse da me e il gruppo sui canali social era gestito da me e anche quando c’era qualche innesto da fare sul mercato, ero io a cercare i giocatori.

 

Ricollegandomi alla domanda precedente: i titoli dello scorso anno sono invece tuoi eccome. Come si tira fuori dai ragazzi la fame per fare ancora di più e ancora meglio dopo l’annata precedente che possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, per voi è stata eccellente perché se poi prendevate anche il titolo di miglior portiere tutti i trofei sarebbero stati vostri.

Sono d’accordo: noi lo scorso anno volevamo prendere il bottino pieno e ci spiace che Mario Vacca non sia riuscito a vincere il titolo di miglior portiere. Ricordo che nella prima parte di stagione riuscì a prendersi ben 14 titoli di miglior portiere, è un vero peccato, ci tenevamo tutti!

 

Alessandro, il Capo Horn ha due Scudetti in bacheca. La cabala dice che non ci sia due senza tre e all’ultima giornata quest’anno c’è la sfida contro la capolista Provinciale. Ti chiedo sia quanto ci credi ma anche quanto sei consapevole che sarà difficilissimo non soltanto per la forza della formazione di Masala ma anche per il fatto che a voi potrebbe servire solo la vittoria.

Anzitutto bisogna arrivarci a quella partita a distanza di -3! I ragazzi dovranno essere bravi a non mollare di un centimetro. Certamente sono rammaricato di non essere riuscito a scendere in campo per la partita di andata contro il Tiki Taka, magari sotto la mia guida i ragazzi sarebbero riusciti a fare meglio. La Provinciale è una grande squadra e sono legato al suo presidente (Matteo Masala, ndr) da un rapporto di amicizia, al contempo va detto che noi non siamo da meno e speriamo di giocare la gara di ritorno contro di loro al completo. Poi il campo dirà quel che dirà!

 

Grazie per essere stato in nostra compagnia e averci regalato qualche minuto Alessandro! Buon campionato!